Il Sagrantino

Tra le verdi colline dell’Umbria centrale, tutto intorno all’affascinante borgo di Montefalco, si sviluppano lungo i pendii e le dolci colline, eleganti coltivazioni di un vino pregiato, antico e profondo come le terre da cui nasce:

Il Sagrantino di Montefalco!

Uno dei simboli della nostra bella Umbria è ormai da tempo questo vino conosciuto e amato in tutto il mondo, reso famoso da alcune cantine del territorio che, di generazione in generazione, hanno saputo valorizzare e preservare un vero patrimonio storico e culturale della nostra terra.

Storia

Se il primo documento ufficiale, conservato presso l’archivio storico di Assisi, risale alla fine del XVI secolo, è altrettanto vero che i primi cenni storici riferiti a questa particolare coltivazione vinicola e a questo prelibato vino, risalgono sino all’anno 1000 circa, quindi in pieno Medioevo.

Si attribuisce una possibile importazione di questa preziosa pianta dall’Asia o forse dalla Grecia, ma di fatto ormai data la sua secolare storia locale è considerata a pieno diritto una pianta autoctona.

Certamente nato e cresciuto grazie alle sapienti mani dei frati francescani del territorio, anch’essi simboli imprenscindibili dell’Umbria, il Sagrantino prima di diventare il pregiato vino che oggi tutti conosciamo, ha avuto una storia ben differente.

Nato e sviluppato grazie ai frati francescani, era in origine un vino dolce, che oggi definiamo passito ma che nella notte dei tempi era l’unica tipologia di sagrantino conosciuta. 

Lasciando appassire gli acini della pianta ottenevano questo delizioso vino dolce che accompagnava le funzioni religiose e presumibilmente proprio per la stretta connessione al ‘sacro’ ,  prende origine il suo stesso nome.

Era altresì un vino sempre presente nei banchetti dei feudatari del territorio ma è in epoca rinascimentale che gode di enorme fama, con il diffondersi dei sontuosi e variegati banchetti di corte, veicoli veri e propri di comunicazione sociale del proprio potere da parte del signore che lo bandiva, in cui il Sagrantino era certamente un protagonista indiscusso.

Sagrantino oggi

Dopo un lungo periodo nel quale ha rischiato un pericoloso oblio, ecco che nel 1900 grazie al geniale recupero di alcun viticoltori, il Sagrantino sorse a uova vita e fu proprio nel secolo scorso che si cominciò a raffinare nella sua versione ‘secca’ che oggi, dopo generazioni di studio e sviluppo accurati, ci ha donato quesa vera meraviglia enogastronomica.

Ovviamente senza dimenticare la versione passita cui tutto ebbe origine.

Negli anni 70 e nei decenni successivi, gli sforzi del territorio e dei viticoltori portarono questo pregiato vino nel suo giusto posto tra i gradi vini italiani, ottenendo prima, nel 1978, il riconoscimento di vino DOC e successivamente, nel 1992, la classificazione a DOCG.

 

Oggi questo nettare caratterizzato dal color rosso rubino e da odori, e sapori, particolarmente speziati e fruttati, occupa una importante fetta di mercato in tutto il mondo e gode dell’apprezzamento non solo dei consumatori ma anche degli addetti del settore, posizionandolo quindi con pieno diritto tra i vini più pregiati del mondo.

Uno scrigno di gusto e passione che senza dubbio rappresenta come poche altre eccellenze, il ….. Sapore dell’Umbria!

Il Sagrantino di Montefalco ❤️