Anello della Pasquarella

A metà strada tra Todi ed Orvieto, in un territorio in cui la natura regna incontrastata, troviamo questo spettacolare percorso ad anello che tocca alcuni dei luoghi più suggestivi della zona, e che come pochi altri potrà farci scoprire il più autentico… Sapore dell’Umbria

Gole del Forello

Scendendo con l’auto nei pressi del parcheggio dell’ Eremo della Pasquarella, procediamo attraversando il ruscello cristallino alla nostra sinistra e imboccando il sentiero che risale il bosco sulla sinistra. 

Qui troveremo il masso in cui è impressa la dicitura “Salve o Regina” che dà anche il nome al tratto di sentiero e a quella parte del percorso, originato da una antica leggenda del culto Mariano secondo cui Maria, giunta in queste terre dopo la morte del figlio, per oltrepassare il fosso sottostante, compì un salto prodigioso sull’altra montagna. 

Proseguendo  costeggiamo una antica torre di avvistamento, Torre Giannini, e giungiamo infine nel piccolo e suggestivo borgo di Morruzze.

Qui potremo ammirare il bellissimo castello medioevale costruito nel XII secolo e perfettamente conservato.

La piazzetta del paese, ideale per una meritata pausa pranzo, ci permetterà di godere di panorami mozzafiato verso il territorio compreso tra Todi ed Orvieto e oltre.

Prima di ripartire, non potremo non soffermarci su un singolare simbolo araldico posto a lato della piazza, che nel suo anonimo perdurare nel tempo, è in realtà il segno e la testimonianza di una storia d’amore meravigliosa, vissuta in queste terre. 

La storia della cantante lirica ternana Nera Marmora e del suo adorato marito tuderte Cesare Paparini, dei quali ci occuperemo molto presto.

Difficoltà

Elevata

Lunghezza

14 km

Dislivello

700 m

Durata

6 ore

Uscendo dal paese e continuando lungo il percorso ad anello, potremo ammirare le Buche del Vento, estremità della complessa rete di cavità carsiche tipiche di questi monti e dalle quali, in ogni stagione, fuoriescono delle piacevoli ed inaspettate correnti d’aria gelata provenienti dal sottosuolo.

Proseguendo giungiamo infine presso il borgo di Scoppieto e qui potremo soffermarci ad ammirare degli scavi archeologici che hanno riportato alla luce un antico santuario del IV sec. A.C. e sul quale si innestò poi una fabbrica di ceramiche famosissima nell’antica Roma, successivamente ed infine sostituita da una zona residenziale fino al IV secolo d.C.

Lasciandoci il sito alle spalle, riprendiamo il sentiero che giunge nella sua ultima parte, probabilmente la più suggestiva ma anche la più difficile dati i diversi passaggi su roccia, anche estremamente ripidi. 

Durante questi ultimi spettacolari metri, si può godere di scorci incredibili su tutto il panorama circostante, sulla gola sottostante e sui monti ricchi di vegetazione intorno.

Fino a giungere infine all’ Eremo del Pasquarella dove potremo riposarci e rifocillare corpo e anima, prima di ritornare alle auto poco distanti lungo la gola.

Si consiglia di intraprendere sempre i percorsi con calzature adeguate, ricambi di vestiario minimi necessari, copricapo, frutta secca, cioccolata e abbondante acqua per ogni partecipante. Evitare se possibile i periodi troppo caldi dell’anno.

Il percorso in più punti si accavalla al Cammino dei Borghi Silenti contraddistinto dai simboli gialli, che in genere viene eseguito nel verso contrario a quello svolto da noi.

 

Anche questo è … Il Sapore dell’Umbria ❤️